È un’edizione di tutto Petrarca, latino e volgare, con esclusione delle postille ai libri. I testi sono o quelli già procurati dalla CNP, quando esistano, o le migliori edizioni che siano state pubblicate al di fuori della CNP, o testi preparati per l’occasione. Ogni testo uscirà sotto la responsabilità di uno o più curatori. I testi avranno il solo apparato delle varianti d’autore, ove queste siano state individuate o siano ricostruibili con certezza (con le sigle a per la redazione defintiva, b per quella intermedia, g per l’originaria), e la fascia delle fonti esplicite. Rifacimenti redazionali molto cospicui saranno riportati alla fine del capitolo o del libro (secondo il criterio adottato da Vittorio Rossi nell’ed. delle Familiari). Non è previsto commento. Ogni testo sarà preceduto da una breve presentazione dello stato della tradizione. Singoli libri o singoli capitoli o singole lettere potranno essere provvisti di brevi informazioni sulle date probabili, sui destinatari, sui personaggi citati, sull’occasione o su altre questioni di fatto (queste informazioni andranno date in note a piè di pagina, distinte dall’apparato delle varianti). Tutti i testi in prosa saranno paragrafati. La paragrafatura dell’ed. naz. non dovrà essere toccata. Per i casi restanti, la CNP sarà libera di mantenere la paragrafatura di altre edizioni o di provvedere a farne una nuova. In linea di principio le nuove paragrafature frammenteranno i testi in particelle più piccole di quanto non siano quelle di V. Rossi. I testi in prosa recheranno i numeri di paragrafi sempre nel margine destro e fuori dello specchio di scrittura. I richiami di apparato si riferiranno ai paragrafi. Per le edizioni che siano proprietà di altri editori (p. es. le edizioni di P. G. Ricci pubblicate da Storia e Letteratura) occorrerà prendere accordi con gli editori specifici, qualunque si appuri essere la posizione dei testi critici a termini di legge. Tali accordi saranno superflui nel caso in cui il testo di quelle edizioni venga rivisto a cura della CNP. Le edizioni da preparare ex novo saranno fondate su pochi pochi codici (non più di 5 per opera), salvo che in progresso d’opera non si renda assolutamente necessaria una revisione delle scelte iniziali. Ogni opera latina dovrà essere tradotta in italiano. Salvo casi particolari da esaminare uno per uno, le traduzioni dovranno essere tutte nuove. Le opere in versi saranno tradotte in una prosa avente un andamento ritmico, cercando di non perdere il rapporto di riga con l’originale. Nei limiti del possibile si dovrà restituire l’ortografia petrarchesca. In ogni caso si esclude la normalizzazione sull’uso classico. Nelle citazioni delle opere petrarchesche si userà il criterio dei “Quaderni petrarcheschi”. L’edizione del centenario avrà, accanto alla tradizionale forma di libro, una versione in CD-ROM. Per le corrispondenze si esclude la pubblicazione delle lettere indirizzate a Petrarca, sia quelle in versi che quelle in prosa. Fanno eccezione i dialoghi poetici in volgare. тащемта